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ra, o nebulosità osservata da Schroeter si possono spiegare li descritti cangiamenti di luce, e grandezza. Se Cerere si vede assai meglio co’ Telescopj di una minor forza, egli è ciò, a creder mio, per la poca luce, che essa riflette, la quale diminuisce in ragion dell’ingrandimento. Lo che non avviene negli altri Pianeti, i quali essendo o più vicini a noi, o di un diametro maggiore, possono rimandarci una maggior copia di luce. Nelle Comete vi è la nebulosità, da cui generalmente sono accompagnate, la quale dispergendo i raggi di luce, cagiona un effetto simile a quello dell’assoluta diminuzione. Ciò posto non sembra, che si debba altronde ripetere la cagion de’ cambiamenti sopra riferiti di luce, e grandezza, che dallo stato dell’Atmosfera, nella quale spesso s’innalzano de’ vapori, che non si rendono a noi sensibili, che negli oggetti picciolissimi, e debolmente illuminati. Osservando le Stelle telescopiche più volte mi è accaduto di vederle più o meno distintamente, quantunque lo stato dell’aere a me sembrasse egualmente puro,