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to maggiormente; che avendo diverse Stelle del mio catalogo a verificare, nell’incertezza non volea perdere o tutta, o in parte qualche chiara notte, che a caso felicemente mi si presentasse. Li 22 Febbrajo finalmente dopo dirottissima pioggia, essendosi rasserenato il Cielo, e purissimo fatto l’aere, malgrado qualunque mia antecedente risoluzione, non ebbi altro pensiere, che di prepararmi ad aspettare la mia Stella al meridiano. Avendo pertanto preventivamente calcolata la sua posizione secondo gli elementi gausiani, diressi il Telescopio del Cerchio dieci minuti a mezzodì della stessa, e dal Beneficiale Carioti feci diriggere quello dei passaggi dieci minuti a Settentrione. Per tal maniera i due Telescopj abbracciavano insieme un grado circa di distanza polare, comuni avendo dieci minuti; talchè se l’astro si ritrovava tra questi limiti, siccome sembrava non fosse da dubitarne, se non si vedeva nel campo dell’uno, doveva apparire in quello dell’altro. Furono al due stromenti osservate tutte le Stelle, che si videro quindici minuti prima, e quindici mi-