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ben difficile; che si potesse ottenere una serie continuata di belle e chiare notti, quale si richiedeva per esaminare un non picciolo tratto di cielo, e su di ciascuna Stella in esso contenuta fare replicate osservazioni: travaglio per altro indispensabile così cogli elementi circolari, come cogli ellittici di Burkardt non pienamente sicuri. A picciolo spazio all’incontro estendere dovevasi la ricerca cogli elementi gausiani, li di cui risultati differivano per ben nove gradi in longitudine dagli altri. Quindi è, che il Barone di Zach, a cui da prima furono comunicati, si fece un dovere di parteciparli tosto, e raccomandarli a tutti gli Astronomi per mezzo della sua corrispondenza mensuale del mese di Dicembre 1801. Per quanto però essi stessi si raccomandassero, l’arco di soli nove gradi, da cui dipendevano, rispetto a 360, ai quali doveansi estendere, fece molto dubitare della loro sicurezza al più grande degli Astronomi. Furono per un momento considerati come un puro sforzo di calcolo, e mai come un naturale, e legittimo risultato delle osservazioni,