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di Sua Altezza Serenissima il Duca Regnante di Saxe-Gota e Altenbourg richiamò al più serio esame tal punto, e pieno siccome egli è di singolari talenti, e profonde cognizioni, vide tale e tanta probabilità nella reale esistenza di un Pianeta tra Marte e Giove, che osò per analogia calcolarne, e fissarne gli elementi probabili (si può vedere nelle Effemeridi di Berlino del 1799, nelle quali si riporta una lettera del Dottor Zach al Sig. Bode, con cui le dà tale notizia). Questi elementi, parto direi quasi di una felice divinazione, chiusi, e sigillati furono da lui, già sono 16 anni depositati presso il Conte di Bruhl a Londra, e presso il Sig. Bode a Berlino. Fermo intanto nella sua opinione, nè veggendo, malgrado tanta perfezione recata ne’ Telescopj, tanta moltiplicità di Osservatori, esperti, diligenti; instancabili, apparire alcuna speranza, che fosse in fine per iscoprirsi il prenunziato Pianeta; dubitò grandemente, che fosse esso picciolo per tal maniera, che senza il più diligente accuratissimo esame del Zodiaco non fosse mai per riconoscer-