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libro quinto 73

chè stabilirono allora che Corfinio, metropoli dei Peligni, fosse in vece di Roma città comune a tutti gl’Italioti, e centro della guerra; e però le diedero il nuovo nome d’Italica. E quivi avendo raccolti i messi de’ loro partigiani, e creatisi consoli e condottieri di eserciti, durarono per ben due anni nella guerra, finchè poi ottennero quella uguaglianza per la quale combattevano. E quella guerra fu detta Marsica dal nome di coloro che si ribellarono pei primi, fra i quali fu illustre principalmente Pompedio.

Questi popoli vivono generalmente in borgate; pur hanno anche città: alcune a qualche distanza dal mare, come sono Corfinio, Sulmona, Maruvio e Teate metropoli dei Marucini: altre proprio sulla marina; e sono Aterno, confinante col Picentino, che porta lo stesso nome del fiume che attraversa il paese dei Vestini e dei Marucini; perocchè esce dal paese di Amiterno, e scorre pei Vestini lasciandosi a destra i Marucini situati al di là del territorio dei Peligni, e quivi ha un ponte che lo attraversa. La città che porta lo stesso nome del fiume appartiene ai Vestini, ma se ne valgono anche i Marucini come di stanza comune di navi. Il ponte poi è distante da Corfinio ventiquattro stadii.

Dopo Aterno è Ortona arsenale marittimo de’ Frentani, e poi Buca1 che appartiene anch’essa ai Fren-

  1. Buca è una di quelle città distrutte, delle quali non può determinarsi con sicurezza la posizione. La lezione poi del testo non è qui sicura.