Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
libro quinto | 71 |
CAPO VIII
Detenzione del Picentino. — Dei Vestini. — Dei Marsi. |
Cominciando dalle nazioni situate alla radice delle Alpi, siam proceduti agli Apennini; poi, valicali que’ monti abbiamo discorsa tutta la regione che giace fra il mare Tirreno e quella parte degli Apennini che incliuasi verso il mare Adriatico fino ai Sanniti ed ai Campani. Ora, ripetendo il cammino già fatto, descriveremo le nazioni che abitano dentro que’ monti medesimi od alle loro radici, così lungo la spiaggia del mare Adriatico, come verso il paese interiore. E si vuol cominciare anche questa volta da’ Celtici confini.
Il territorio Picentino viene dopo le città dell’Umbria situate fra Arimini ed Ancona. I Picentini sono originarii dalla Sabina: e la via ne fu mostrata ai condottieri di quella colonia da un Pico; dal quale uccello (stimato da loro come sacro a Marte) essi derivarono poi il proprio nome. Costoro cominciandosi dai monti abitano la pianura che va sino al mare, regione assai più lunga che larga, buona ad ogni coltura, ma pur migliore ne’ frutti degli alberi che nelle biade. La sua larghezza dai monti al mare non e da per tutto uguale: la lunghezza dal fiume Æsis fino a Castro, radendo la spiaggia del mare, è di ottocento stadii.
La città di Ancona è di origine ellenica, e la fondarono i Siracusani che fuggivano la tirannia di Dio-