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libro quinto | 43 |
sio, quello di Sabata1 ch’è il più vicino a Roma, e quello del Trasimeno che n’è il più discosto verso Arezzo. Lungo quest’ultimo lago è una via acconcia a trasferire eserciti dalla Celtica nella Tirrenia, e se ne valse anche Annibale. Oltre di questa ve n’ha poi un’altra vicino ad Arimini attraverso dell’Umbria; e questa è migliore per essere le montagne che vi s’incontrano mezzanamente basse: ma perchè l’avevano i Romani diligentemente presidiata, Annibale fu necessitato di eleggere la più malagevole, e ne riuscì dopo aver vinto sopra Flaminio una grande battaglia. Ancora è a notare che la Tirrenia nelle parti vicine a Roma ha molta abbondanza di acque calde, le quali sogliono frequentarsi non meno che quelle di Baja, che pur sono le più celebrate di tutte2.
CAPO V.
Descrizione dell’Umbria.
Alla Tirrenia dalla parte d’oriente congiungesi l’Umbria che piglia il suo principio dagli Apennini ed anche più in là, e stendesi fino all’Adria. Perocchè cominciandosi da Ravenna gli Umbrii occupano tutto il paese circonvicino, e poi via via Sarsina, Arimini, Sena3,
- ↑ Ora Lago Bracciano.
- ↑ Vincenzo Borghini sospetta che questo capitolo sulla Tirrenia non ci sia pervenuto tutto intiero. (Edit. franc.).
- ↑ Sinigaglia e Camerino.