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furono denominati Enripontidi. E ne assegna questa cagioite, clie avendo raccolti degli stranieri, col soccorso di quelli fondarono la propria,signoria».

Rispetto alla natura dei luoghi, cosi di questi, come dei Messenii, si può dire con Euiipide che la Laconia’ ha molto terreno capace d- essere arato, ma non tale però da potersi coltivare facilmente: essa è una regione avvallata, e le corrono tutto all’intorno de’ munti sicché poi riesce diffìcile ai nemici l’entrarvi.

Ma della Messenia dice per lo contrario ch’essa è ferace di bei frutti: la irrigano infinite correnti d’acqua, ed è ricca di pascoli per buoi e per pecore: non è il suo clima troppo freddo nei rigori invernali, ni troppo 8*infuoca Sotto la quadriga del sole». E poco appresso poi, raccontando la divisione del paese che gli Eraclidi fecero tra di loro a sorte, dice che prima di tutte le altre province uscì la Laconia terra di cattiva condizione, poi la Messeiya, la cui bontà supera quanto si potesse mai dire a parole, siccome afferma anche Tirteo.

Non si vuole per altro concedere ad Euripide, che alla- Laconia ed alla Messenia serva di conGue il Pamiso il quale mette foce nel mare; giacché questo fiume scorre pel mezzo della Messenia, senza punto toccare la Lacor n. e non dice il vero nemmanco dove afferma che la Messenia ( la quale al pari della Laconia è situata lungo il mare) è inaccessibile ai naviganti.

Cosi poi non determina bene nè anche l’Elide, dicendo: C/ii passa al di là dal fiume trova /’ Elide vicina alla dimora di Giove. E v1 aggiunge una prova Srujtoxt, lom. 111.

Strabone, tom. III. 21