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tragitto di mare stanno alcune altre iaolette, ma non souo degne di essere menzionate.

Trovansi poscia il capo Cimmerio ed il Lago Dolce, in cui mette foce il fiume Acheronte che scorre dal lago Acherusio, e riceve in sè molti fiumi, sicché indolcisce anche il golfo. Colà intorno scorre il Tiami.

Al di sopra di questo golfo è Cicuro, città de’ Tesprozii che anticamente dicevasi Efira; e al di sopra di quello dov’è Butroto sta la citlà di Fenica. Presso poi a Cicuro avvi Buchetio, cittadella de’ Cassopei, posta poco al di sopra del mare: poi trovansi Elatria, Pandosia e Batia nelle parti mediterranee; e il loro territorio si stende fino al lago Dolce.

A questo lago ne seguono per ordine due altri; il primo più vicino e men grande dell’altro dicesi Comaro, e forma un istmo di sessanta stadii fino al golfo d’Ambracia ed alla città di Nicopoli fondata da Cesare Augusto; il secondo più discosto, più grande ed anche migliore dell’altro, sta presso alla bocca del golfo ed è distante da Nicopoli circa dodici stadii.

Seguita poscia la bocca del golfo d’Ambracia larga poco più di quattro stadii. La sua circonferenza è di trecento, tutta quanta ben fornita di porti. A chi entra nel seno stanno alla destra gli Acarnani, popoli elleni, e il sacrario d’Apollo Azzio. Questo £ un colle vicino alla bocca de1 golfo, e sovr’esso un tempio. A’ piedi del colle è una pianura con bosco e stazione di navi, dove Cesare consacrò dieci legni tolti ai nemici1, co-

  1. Nella battaglia d’Azzio. (G.)