Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 3.djvu/21


libro quinto 13

sone; ed all’ultimo il divo Cesare ve ne aggiunse ben cinque mila, fra’ quali i più illustri furono cinquecento Greci. A costoro egli diede il diritto della cittadinanza, e gl’inscrisse nel novero dei coabitanti: nè solamente si stabilirono essi in quel luogo, ma diedero anzi alla città il nome che porta al presente: perocchè tutti gli abitanti si dissero al pari di loro Neocomensi (Nuovi borghigiani): e interpretando questa parola si fece il nome di Novocomum1. Vicino a questa città è il lago detto Lario, a cui somministra le acque il fiume Adua2, che mette poi foce nel Po. Le sue sorgenti sono nel monte Adula, d’onde scaturisce anche il Reno.

Queste città sono situate molto al di sopra delle maree già dette, alle quali è per lo contrario vicina Patavio3, bellissima fra tutte le città di quella regione, dove si dice che nell’ultimo censo furono annoverati cinque cento cavalieri; e anticamente soleva mandar fuori ben cento e venti mila soldati. E la quantità delle

  1. A molte difficoltà va soggetto in questo luogo il testo di Strabone. Le principali sono: 1.° Se il diritto di cittadinanza fu da Cesare impartito a tutti, o solo ai 500 Greci; giacchè le parole del testo parrebbero quasi accennare quest’ultima opinione: 2.° Se questi Greci fermarono la loro stanza nel luogo ov’è Como, o l’abbandonarono (οὐ μέν τοι ᾤκησαν αὐτόθι). L’interpretazione degli Edit. franc. mi parve più conforme di tutte così alla grammatica, come all’opinione degli storici più accreditati.
  2. L’Adda. Il monte onde nasce ora chiamasi Braulio.
  3. Padova.