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libro sesto | 153 |
spiaggia Adriatica trova la città d’Egnatia, luogo di riposo comune così a chi naviga come a chi va per terra a Bari: e si naviga col vento Noto. Ed appunto fino a Bari arrivano lungo il mare i Peucezii; dentro terra van fino a Silvio. Tutto quel territorio è aspro e montuoso, siccome quello che in sè comprende molta parte dei monti Apennini; e pare che un tempo abbia ricevuta una colonia di Arcadi. Da Brentesio poi a Eari vi sono settecento stadii all'incirca; quasi altrettanto è lontano da amendue la città di Taranto. Il paese che viene appresso è abitato dai Dannii, e poscia dagli Apuli sino ai Frentani. Siccome poi dagli abitanti di que’ luoghi non si adottarono mai i nomi di Peucezii e Daunii, se non forse anticamente, ma tutta quella regione si disse Apulia, così ne viene di necessità che al presente non è possibile determinare con precisione i confini di quelle nazioni, intorno alle quali pertanto noi non affermeremo cosa alcuna con asseveranza.
Da Bari sino al fiume Aufidio1 sul quale è situato l’emporio dei Canusii sono quattrocento stadii; e il tragitto dalla bocca di questo fiume all’emporio predetto è di circa novanta stadii2; ed ivi presso è anche Salepia, arsenale marittimo dagli Argiripei. Perocchè le due città di questi (Canusio ed Argiripa) sono bensì a poca distanza dal mare, ma giacciono in una pianura. Esse furono un tempo le più grandi delle città greche in Italia, come si fa manifesto dai circuito delle loro