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ed essi invece, lasciate vedove le mogli, stavano a campo in territorio nemico, e così v’era pericolo che la patria rimanesse senza abitanti. Laonde i Lacedemoni volendo da una parte custodire il giuramento, e considerando dall’altra il discorso delle loro donne, mandarono ad esse dal campo i più robusti insieme e i più giovani (i quali per avere lasciala la patria quando erano ancora fanciulli non parevan tenuti al giuramento predetto), e loro ordinarono di congiungersi tutti con tutte le vergini, persuadendosi che per tal modo potrebbero avere gran numero di figliuoli i quali poi essendo nati, denominaronli Partenii1. Missene poi, combattuta per diciannove anni, fu presa, come dice anche Tirteo: Intorno ad essa guerreggiarono diciannove anni, conservando sempre lo stesso animo ardito, i bellicosi padri dei nostri padri; ma nel vigesimo poi abbandonando i pingui loro colli fuggirono dalle alle sommità d’Itoma. Dopo di ciò i Lacedemoni divisero fra loro il territorio di Messene: ma come furono ritornati alla patria non tennero nello stesso onore degli altri figliuoli i Partenii, perochè non erano nati da matrimonii. E questi, unitisi cogl’Iloti, congiurarono contro a’ Lacedemoni, accordandosi di melter mano all’impresa quando si vedesse innalzar nella piazza un berretto lacone. Se non che alcuni Iloti denunciarono la congiura; e i Lacedemoni, giudicando che sarebbe difficile volerli pigliare di fronte (perciocchè erano molti e lutti d’una mente per considerarsi

  1. Da παρθένος vergine.