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libro quarto | 387 |
che la maggior dote appo loro è di cento aurei; e cinque di tali monete bastano agli abiti della sposa, e cinque a’ suoi ornamenti d’oro: nè è lecito oltrepassar questo limite. Finalmente, così Cesare, come gli altri principi furono assai moderati nel punire le colpe nelle quali i Marsigliesi guerreggiando erano incorsi, ricordandosi dell’antica amicizia; e conservarono a quella città la primitiva sua indipendenza; sicchè nè quella nè i sudditi suoi non sono tenuti di ubbidire ai magistrati che mandansi in quella provincia. E ciò basti di Marsiglia.
La parte montuosa de’ Salii inclina dall’occidente al settentrione allontanandosi a poco a poco dal mare. La spiaggia invece che va verso il ponente, quando è pervenuta a circa cento stadii dalla città de’ Marsigliesi, dov’è un promontorio di ragguardevole ampiezza vicino a una cava di pietre, comincia a piegarsi a foggia di un seno, formando il golfo Galatico che finisce il tempio di Venere, detto Capo de’ Pirenei1, ed anche capo Marsigliese. Quel seno poi è doppio: perocchè la sua spiaggia è divisa nel mezzo dal promontorio Sezio2 e dall’isola di Blascone a quello vicina: e di questi due seni il maggiore, nel quale si versa il Rodano, chiamasi propriamente Ga-
- ↑ Il Capo Creus.
- ↑ Ora Cette. L’isola menzionata subito dopo è uno scoglio rimpetto ad Agde, il quale fu congiunto poscia colla spiaggia per fare il porto di Agde stessa. Il promontorio di Cette (cbe Strabone denomina monte Sigio) sporge assai meno di quello che non dicono Strabone stesso e Tolomeo e in generale tutti gli antichi. (Ed. franc.)