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della geografia di strabone libro quarto | 377 |
Aquitani al tutto distinti dagli altri, non solo di lingua ma ben anco di persona, conformandosi cogl’Iberi più che coi Galati. Gli altri sono Galati nell’aspetto: pur non parlano tutti una medesima lingua; nella quale gli uni discordano alcun poco dagli altri. Così parimenti sono in qualche piccola cosa disformi tra loro nel governo e nella maniera del vivere.
Aquitani e Celti pertanto chiamano quelli che stanno presso a’ Pirenei e son divisi fra loro dal monte Cemmeno1. Perocchè già si è detto essere tutta intiera la Celtica 1imitata al ponente da’ Pirenei, i quali toccano entrambi i mari, sì l’interno come l’esterno; e all’oriente dal Reno che va parallelo co’ Pirenei: che nelle parti settentrionali la cinge l’Oceano cominciando dalle estremità settentrionali de’ Pirenei sino alle foci del Reno: e in quelle di mezzogiorno, il mare di Marsiglia e di Narbona, poi le Alpi che stendonsi dalla Ligustica fino alle sorgenti del Reno. Da’ Pirenei si spicca ad angoli retti il monte Cemmeno, e va a traverso di quelle pianure, in mezzo alle quali poi termina presso a Lugduno2 dopo essersi steso per lo spazio di circa due mila stadii.
Chiaman pertanto Aquitani coloro che occupano