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libro terzo 333

tanente celebrando banchetti di parentela. In vece di olio adoperano butirro. Cenano seduti, avendo sedili a tal uopo costrutti intorno alle pareti: ed i luoghi più onorevoli sono occupati secondo l’età ed il grado. Le vivande portansi in giro. Banchettando ballano e menano cori a suono di flauto e di tromba, or piegando le ginocchia, ora alternativameute saltando. E nella Bastetania danzano anche le donne frammiste cogli uomini tenendosi per mano. Vestono tutti di nero; i più di sajo; e ravvolti in questi abiti sogliono dormire sopra letti di erba. Usano vasi di terra1, come anche i Celti. Le donne portano tonache e vesti ricamate. Quelli che stanno nell’interno del paese, non avendo denaro, sogliono trafficare con permute, o tagliano via pezzetti di lamine d’argento ch’essi hanno, e pagano con quelli. I condannati alla morte vengono precipitati da rupi2: i parricidi son lapidati fuor de’ confini e delle città. Fanno le nozze alla maniera dei Greci. Espongono i malati, come usavano anticamente gli Egiziani, nelle pubbliche vie, affinchè possano essere consigliati da coloro che hanno sperimentata già quella malattia. Fino ai tempi di Bruto usarono solo barche di cuoio per attraversare le maree e gli stagni; al pre-

  1. Il Coray non ha dubitato di sostituire nel suo testo κεραμέοις a κηρίνοις (di cera) come si legge in tutte le edizioni.
  2. Καταπετροῦσι potrebbe significare anche vengono lapidati. Subito dopo i più leggono: ἔξω τῶν ὅρων ἢ τῶν ποταμῶν, fuori dei monti e dei fiumi.