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libro terzo 327

pigliando vantaggio a loro distruzione dalle piene del fiume, sicchè poteva e navigare liberamente, e trasportare a suo agio tutto quello di che aveva mestieri. E però queste sono le più forti fra le città situate lungo il Tago1. Questo fiume poi abbonda di pesci ed è pieno di couchiglie: trae il suo principio da’ Celtiberi e scorre pei Vettoni, Carpetani e Lusitani verso l’occidente equinoziale; e fino ad un certo punto va parallelo coll’Ana e col Beti, poscia se ne dilunga, quando essi declinano alla spiaggia meridionale.

Sopra i monti già detti2 stanno, più meridionali di tutti, gli Oretani; alcuni dei quali occupano anche una parte della spiaggia al di qua delle Colonne. Dopo costoro vengono i Carpetani verso il settentrione; poscia i Vettoni e i Vaccei pe’ quali scorre il Durio3, il cui varco è presso ad Aconzia città de’ Vaccei. I Gallaici poi sono gli ultimi e tengono molta parte del paese montuoso. Il perchè sono più guerrieri di tutti, e diedero il soprannome a colui che debellò i Lusitani, i quali ora per la maggior parte si dicono anch’essi Gallaici. Le città principali dell’Oretania sono Castalona ed Oria 4. Al settentrione del Tago è la

  1. Il testo: ὥστε καὶ τῶν περὶ τὸν Τάγον πόλεων αὐταὶ κράτισται.
  2. Il Bréquigny vorrebbe leggere ποταμῶν fiumi, invece di ὁρῶν. Per verità non è ben certo a quali monti Strabone qui alluda.
  3. Il Duero
  4. Caslona ed Oreto.