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326 | della geografia di strabone |
stesso, alle quali si va, navigando in linea retta lo spazio di duecento dieci stadii. E v’hanno colà intorno anche lagune; una delle quali si stende a più che quattrocento stadii dal promontorio già detto, e dentrovi sono situate Olisipo e Laceia. Il Tago alla sua foce ha una larghezza di circa venti stadii, e tanta profondità da potervi navigare con legni di gran carico. Quando la marea si gonfia cotesto fiume fa due lagune nelle pianure che stanno al di sopra delle sue bocche; sicchè ne sono altamente inondati ben centocinquanta stadii, e diventa navigabile tutto quel piano. E nella superiore di queste lagune si trova compresa anche un’isola lunga circa trenta stadii, e larga quasi altrettanto, boscosa e vitifera. Quest’isola è presso a Morona, città situata sopra una montagna in vicinanza del fiume e distante dal mare circa cinquecento stadii, con un fertile territorio all’intorno: andando a quest’isola si naviga per gran tratto con grossi legni, e poscia con barche da fiume. Al di sopra di Morona si naviga per un tratto ancora più lungo. Di questa città si valse, come di piazza d’arme, Bruto soprannomato Gallaico, quando guerreggiò contro i Lusitani e li soggiogò1,
- ↑ Di questa guerra trovasi appena qualche menzione in Orosio ed Eutropio. — Morona dicesi ora Al-Merim.
τὸ Βαρβάριον, καὶ αἱ τοῦ Τάγου ἐκβολαὶ πλησίον, ἐφ´ ἃς εὐθυπλοίᾳ στάδιοι διακόσιοι δέκα. Ἑνταῦθα δὲ καὶ ἀναχύσεις, ὧν μία ἐπὶ πλείους ἢ τετρακοσίους σταδίους ἀπὸ τοῦ λεχθέντος πύργου, καθ' ἣν ὑδρεύονται Ὀλεσίπων καὶ Λάκεια.