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290 | della geografia di strabone |
chia1, il quale, al dir di Eratostene, attraversa la Misia e la Paflagonia, e le regioni di Sinope, dell’Ircania e di Battra.
Presso Bizanzio il giorno più lungo è di quindici ore ed un quarto equinoziali; ed in questa città nel solstizio d’estate la proporzione fra il gnomone e la sua ombra è come quella di quarantadue meno un quinto a centoventi. Questi luoghi poi sono distanti dal parallelo che passa pel mezzo di Rodi quattromila e novecento stadii, e dall’equatore circa trentamila e trecento.
Chi entra nel Ponto e procede verso il settentrione quanto è lo spazio di mille e quattrocento stadii, trova che il giorno più lungo è di quindici ore e mezzo equinoziali: e que’ luoghi sono egualmente distanti dal polo e dall’equatore, ed hanno allo zenit il cerchio artico, nel quale si trova la stella del collo di Cassiopea, e quella che sta nel destro gomito di Perseo riesce alcun poco al settentrione.
Ne’ luoghi che sono a tremila e ottocento stadii da Bizanzio verso il settentrione il giorno più lungo è di sedici ore equinoziali, e la costellazione di Cassiopea si muove tutta nel cerchio artico. Questi luoghi sono
- ↑ Lisimachia, città del Chersoneso di Tracia fu detta poi Hexamilion perchè l’istmo su cui stava era largo sei mila passi. Ora dicesi Examili. – La Misia poi è il Karasi nell’Anatolia. La Paflagonia è anch’essa una parte dell’Anatolia, ma più orientale. Sinope è ora Sinoub. L’Ircania corrisponde al Corcan ed al Daghistan. Battra è Balk. (G.)