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libro secondo | 273 |
Per questo l’Europa e nella pace e nella guerra basta pienamente a sè stessa; perocchè possiede un numero sufficiente sì di guerrieri, come d’uomini coltivatori e di abitanti delle città. In questo poi è distinta dagli altri due continenti, ch’essa produce i frutti migliori e quelli che sono necessarii alla vita, e quanti metalli giovano all’uomo; e fa venir dal di fuori i profumi e le pietre preziose, oggetti che non possono render peggiore la vita a chi ne scarseggia, di quello non sia a coloro che ne hanno abbondanza. Aggiungasi che l’Europa ha grande quantità di bestiame d’ogni maniera, e nel tempo stesso ha pochissimi animali feroci.
Tale si è per natura, generalmente parlando, l’Europa. Volendo ora farci a considerarne ciascuna parte da sè, la prima di tutte venendo dall’occidente è l’Iberia1. Essa somiglia ad una pelle di bue, le cui parti del collo suppongansi rivolte alla Celtica2, che a quella è congiunta dal lato d’oriente. Ivi il suo fianco è diviso dai paesi contigui per mezzo dei monti chiamati Pirenei: in tutto il restante è circondata dal mare; cioè nella parte meridionale dal Mediterraneo fino alle Colonne; e nelle altre dall’Atlantico, fino alle estremità settentrionali de’ Pirenei. La lunghezza poi di questa regione, dov’è maggiore, è di circa sei mila stadii: di cinque mila la sua larghezza.
Dopo l’Iberia viene la Celtica, la quale stendesi verso l’oriente sino al fiume Reno. Il suo fianco settentrio-
Strabone, tom. II. | 18 |