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libro secondo 231

il promontorio Sacro dov’è Gadi1, e fra le Colonne e la Sicilia; e quell’altro che si spinge in questo medesimo mare e nell’Adriatico: sebbene a dir vero, rispetto al secondo, farebbero qualche contrasto le estremità della Japigia2, che si stendono anch’esse nel mare, e l’Italia che forma due punte. Ma i tre promontorj che Polibio aggiunge ai predetti, per essere molto più evidentemente irregolari e composti di varie prominenze, domandano tutt’altra divisione. Così parimenti si dica della divisione dell’Europa in sei parti stabilita da Polibio conformemente ai promontorj da lui determinati. Noi di tutte coteste cose faremo la conveniente rettificazione quando discenderemo alle singole parti del nostro trattato; così anche di quelle altre nelle quali Polibio cadde in errore rispetto all’Europa od alle coste della Libia. Per ora basteranno le cose già dette intorno agli scrittori che ci han preceduti; i quali stimammo poter citare come opportuni testimoni, che non senza ragione abbiamo impresa anche noi un’opera di geografia, dacchè in questa scienza vi sono tante cose da rettificare e da aggiungere.

  1. Il seno fra il capo di Trafalgara e il capo S. Vincenzo; nel quale trovasi Cadice.
  2. Il promontorio Japigio risponde al capo di S. Maria di Leuca nel territorio di Lecce (in Terra d’Otranto), ch’è l’antica Japigia.