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libro secondo | 197 |
frequente esce a parlare di cose spettanti alla scienza piuttostochè alla storia ch’egli s’era proposta; e venuto a tal punto, reca in mezzo ragioni non accurate ma inconcludenti; e così egli in certo modo è matematico nelle cose di geografia, e geografo in quelle di matematica, dando sotto amendue gli aspetti ansa a coloro che vogliono contraddirlo. Però in questo (terzo) libro egli e Timostene soggiacciono a giuste censure; sicchè a noi non rimane da aggiungere verun’altra considerazione, ma ci debbono bastare quelle recate in mezzo da Ipparco.
CAPO II.
Vediamo ora anche quello che dice Posidonio nella sua opera intorno all’Oceano; nella quale si trovano molte cose spettanti a geografia, parte trattate da geografo, e parte in modo assai più conveniente a matematico. Non sarà dunque inopportuno l’esaminare anche alcune delle cose dette da lui, sia in questo luogo sia nel progresso del libro, non eccedendo peraltro una certa misura.