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192 della geografia di strabone

Ponto1: cioè, che il settentrione presenta tre grandi promontorii; uno dei quali è quello su cui sta il Peloponneso; l’altro è l’Italico; il terzo è il Ligustico2; e tutti e tre insieme abbracciano il golfo Adriatico ed il Tirreno. Ipparco poi dopo avere così in generale esposto ciò che dice Eratostene, fa prova di censurarle tutte ad una ad una, ma sempre con argomenti desunti dalla geometria piuttosto che dalla geografia. Ma vi sono cotanti errori nella moltitudine delle cose dette da Eratostene e da Timostene (lo scrittore dei Porti, cui Eratostene loda sopra gli altri, sebbene contraddica poi a sè stesso perchè si allontana molte volte dalle opinioni di lui) ch’io non credo opportuno l’intrattenermi a confutare nè que’ due scrittori sì traviati dal vero, nè Ipparco. Il quale in parte ha omesso parecchi errori di Eratostene e di Timostene, altri non ha rettificati, e solo li censurò come asserzioni false e contraddicenti.

Potrebbe forse qualcuno censurare Eratostene perchè dice che tre sono i promontorii dell’Europa, e pone fra questi quello del Peloponneso, mentr’esso invece si compone di parecchie parti. Perocchè anche il Sunio3

  1. Così il testo: περὶ τῶν μετὰ τὸν Πόντον τόπων. Ma gli Editori francesi non esitarono a tradurre: intorno ai paesi situati all’occidente del Ponto Eussino, perchè nel vero Eratostene parla soltanto di questi.
  2. Il primo di questi promontorii comprendeva tutta la Grecia, l’altro l’Italia, il terzo la Spagna; ed Eratostene lo chiamò Ligustico, perchè i Liguri, essendosi impadroniti di una porzione delle spiagge di Gallia e di Spagna, aveano dato il proprio nome a quella parte del Mediterraneo che la bagna.
  3. Capo Colonna.