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134 | della geografia di strabone |
da Alessandria all’Ellesponto circa ottomila e cento: di quivi poi fino al Boristene cinquemila: poscia fino al parallelo di Tule (che Pitea fa distante dalla Britannia quanto si naviga in sei giorni verso il nord, e vicino al mare agghiacciato) altri undicimila e cinquecento. Qualora dunque si aggiungano tre mila e quattrocento altri stadj al di là di Meroe per arrivare all’isola degli Egizii, al Cinnamoforo1 ed a Taprobana, si avranno trentotto mila stadj.
Ora gli siano concedute le altre distanze, intorno alle quali tutti vanno abbastanza d’accordo; ma chi mai che abbia senno gli consentirà rispetto a quella dal Boristene al parallelo di Tule? Perocchè Pitea il quale ne parla è tenuto in conto d’uom mendacissimo; e coloro che videro la Britannia e l’Ierna2 non dicono cosa alcuna di Tule, comunque parlino di altre piccole isole di colà intorno. La Britannia poi nella lunghezza è presso a poco uguale alla Celtica rimpetto a cui si distende, ma non ha più di cinquemila stadj, ed è commisurata al paese che le sta di fronte: perocchè si corrispondono entrambe nelle estremità; le orientali colle orientali; e quelle all’occidente fra loro: e le orientali sono vicine quanto si stende la vista, e sono Canzio da un lato e le bocche del Reno dall’altro. Ma Pitea afferma la lunghezza dell’isola essere più che ventimila stadj, e dice che Canzio è distante dalla Celtica