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AI PROLEGOMENI 61


Strabone certamente scrisse la sua geografia durante il regno di Tiberio, cioè dopo l’anno 767 di Roma. — Nel lib. V (pag. 236) egli addita il luogo dove fu abbruciato Augusto; nel IV (pag. 118) chiama Tiberio successore di Augusto; nel VI (pag. 288) soggiugne che questi si propone il padre suo per regola di governare, e finalmente nel XIII (pag. 618 e 627) torna a dichiararlo imperatore de’ suoi tempi. — Ora ne tocca indagare in quali anni del regno di Tiberio ei propriamente scrivesse. — Germanico aveva trionfato de’ Germani, e fatto prigioni Semigunte, o, come dice Tacito, Semigundo (Ann. lib. i, 67), e Tusnelda moglie d’Arminio, ed altri nobili personaggi (lib. vii, pag. 291). E il trionfo fu nel consolato di G. Gelio e T. Pomponio (Tacito, Ann. l. ii, 55), cioè l’anno di Roma edificata 770. – Tiberio aveva riparato dei proprj denari Sardi e Magnesia ed altre nobili città dell’Asia, buttate a terra dai terremoti (lib. xii, pag. 579; xiii, pag. 556), e ciò fu parimente l’anno di Roma 770. (Tacito, Ann. l. ii, 37) — Archelao re di Cappadocia era già morto (lib. xii, pag. 617). E fu nel 771 che Tiberio l’indusse con sue arti a recarsi a Roma, ove morì di vecchiezza e di angoscia. (Tacito, Ann. l. ii, 35) — Zenone figliuolo di Pitodori era stato nuovamente creato re dell’Armenia maggiore (lib. xii, pag. 556), il che fu nel terzo consolato di Germanico (Ann. lib. ii, pag. 43), anno 772.

Prima di procedere più oltre è necessaria un’avvertenza. Sembra ragionevole il supporre che Strabone fissasse una sola e determinata epoca per riferire ad essa la distanza dei varj avvenimenti dei quali fa cenno nella sua storia. E così pensa il Souciet che Strabone abbia praticato (Hist. Chr. de Pythodoris, pag. 41). In tal caso dicendo il Geografo nel VI libro (pag. 288) e nel VII (pag. 120) che Germanico ed Arminio vivevano ancora e che la guerra ferveva, egli scriveva dunque l’anno di Roma 772, poichè se dall’una in quest’anno appunto accadde l’elezione del figliuolo di Pitodori a re dell’Armenia, elezione che il nostro Autore rammenta, dall’altra anche Germanico ed Arminio morirono l’anno di Roma 772. (Tacito, Ann. l. ii, 63) Ma diversamente è la cosa, e Strabone andò vagando ora verso un tempo