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~ 20 eccellenza al Petrarca, stimava nessun poema, quanto alla cosa che vi si tratta, trovarsi al mondo in alcuna lingua, che a quello dell’Alighieri si potesse uguagliare (^). Cosi il Trissino giudicava tener Dante " per dottrina ingegno et arte „ il principato nella nostra lingua (2;; onde nell’/^a//a liberata ^ là, dove l’Angelo Erminio mostra a Belisario gli uomini gloriosi che avrebbero illustrato l’Italia, pone più d’ogni altro vicino al monte delle Muse il grande poeta e salutalo • Maestro della lingua " Che allor l’Italia nomerà materna: " Questi dipingerà con le sue rime " Divinamente tutta quella etade „ (^). E primo fra i toscani, come Omero è primo fra i poeti greci e Virgilio fra i latini, è detto Dante pur dal Dolce (*); lo stesso grado di preminenza gli danno, come vedemmo, il Sansovino e Pietro da Fino; ed anche Merlin Coccai nel principio del terzo canto dell’Orlandino: officio è del poeta Giovar e dilettar con tal mainerà Di stile, che ’1 lettore non si attedia; E ciò fa Dante nella sua Comedia. (0 Opere, II, 273. (•) Opere, p. 217. (*) Lib. IX. Vedasi per gli studi del Trissino su Dante il bel Discorso del Prof. Bernardo Morsolin pubblicato nella raccolta Dante e Vicema ( XIV Maggio MDCCCLXY ); Vicenza, Paroni, 1865. (*) Dialogo cit., p. 2.