che le accompagnerà in questo viaggio della vita, guarderanno bene prima se l’anima del futuro compagno consuoni con la loro nel culto della Verità e della Virtù, e così saranno cagione che anche i giovani, se vogliono esser degni di siffatte consolazioni, occuperanno l’ingegno ed il cuore in più alte e nobili cose che talora non fanno. Il più bel premio che i nostri antichi padri italiani davano a’ più virtuosi e forti giovani, era lo scegliersi una compagna tra le più belle e virtuose fanciulle della loro terra; minacciandoli di ritoglierla loro ogni volta che si fossero mostrati indegni del nome e della grandezza latina: e quelli eran pagani. Nè già vuo’ dire che non vi sieno anche oggi moltissimi fra’ giovani nostri che non contenti a’ beni della fortuna, si studiano di arricchire anche di quelli cui nessuna violenza può togliere; ma ve n’ha tuttavia di altri moltissimi per cui il tempo è sinonimo di ozio; e da costoro la patria non si dee aspettare che nulla o peggio. E sarebbe quasi a desiderare che questi fossero puniti di loro ignavia all’antica usanza latina; e ciò avverrà di leggieri e naturalmente, quando le fanciulle, ammaestrate a ben discernere il vero dal falso, trarranno uno de’ più bei frutti da’ loro studi nel dare il loro cuore soltanto a chi sarà veramente degno di accrescere una famiglia nuova all’Italia: