Pagina:Della educazione letteraria della donna.djvu/15


( 11 )

pensieri, perocché i più belli esempi di virtù non venisser certo alla donna dalle femminili divinità. Ma con la religione del Cristo fatta veramente divina nei nomi di sposa e di madre, e incoronata della luce del martirio morendo per la novella sua fede, si trasforma la donna in una creatura tutta nuova, e si danno agli Angeli le sue dilicate sembianze; e, a far meravigliare le genti nella bellezza delle Arti, in lei s’ispirano scultori e pittori e poeti,

Ma per isventura, se per poco abbasso lo sguardo da quei primi splendori della Religione e delle Arti, io m’avveggo che per molte ragioni noi siamo tornati ad esser pagani; perchè tra le imagini false del bene che noi veniamo tuttodì seguitando, e’ non parmi ultima questa che le giovani donne siano dai più avute in pregio solamente o per bellezza di corpo, o per leggiadrìa di maniere, e più sovente per ricchezza di dote. Di che se si accorgesse la donna, in luogo di piacersene e d’inorgoglire, n’avrebbe onta e disdegno; come se queste cose soltanto valessero per se medesime a farle onore. Nell’educazione adunque dell’intelletto e del cuore e nell’avvezzarsi insino da’ primi anni a conoscere che sol nel vero