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     5Tu fai che ’l tempo, da principio eterno,
     Vada senza alcun fine:
     Tu stabile in eterno
     Muovi tutte le cose, amato fine:
     Te nulla, fuor di te, dar forma spinse
     10Al gran Caòs, ch’ornò il mondo e ’l distinse.
Ma la forma del primo e sommo bene,
     Che in te fu sempre senza invidia alcuna,
     Tu la cui mente il bel mondo contiene,
     Dove ’l tutto s’aduna,
     15In cui supremo esempio e vera norma
     Fisse avendo le luci,
     Con somigliante forma
     In ogni loco ogni cosa produci,
     E vuoi che, come il tutto è in sè perfetto,
     20Così nullo le parti abbian difetto;
Tu con proporzïon certa e misura
     Debita gli elementi insieme leghi,
     Perchè il freddo col caldo e ’l secco dura
     Col molle, onde non spieghi
     25L’ale il foco più puro e ’l ciel sorvole,
     Nè la terra il suo grave
     Tragga u’ non debbe o suole:
     Tu quell’alma, ch’è in mezzo, e tre, sola, áve
     Nature in sè, quella che muove il tutto,
     30Giugni e diffondi alle sue membra in tutto.
Questa, poi che divisa il moto avvolge,
     Per due gran cerchi in sè stessa rigira;
     Questa d’intorno l’alta mente volge,
     E ’l ciel volgendo tira:
     35Tu con pari cagion l’alme e le vite
     Minor produci, e a lievi
     Carri le più gradite
     Giugnendo in terra, e ’n ciel le poni e lievi,
     E con benigna legge a’ tuoi soggiorni