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della congiura di catilina 25

XXXVIII.


Nel consolato di Pompeo e di Crasso, rinvigoritasi l’autorità dei Tribuni, caldi costoro di gioventù, e feroci d’indole, tosto che in autorità risaliti si videro, a calunniare il Senato si diedero; e ad irritare ed accendere la plebe, donando e promettendo: arti, onde chiari e possenti se stessi facevano. Contro ai Tribuni ogni suo sforzo adoprava gran parte della nobiltà sotto il velo di difendere il Senato, ma in realtà per estendere la propria grandezza. Che se io voglio in poche parole dir vero, quanti allora la Repubblica maneggiavano, chi al popolo chi al Senato fingendosi bene affetti, tutti sotto nome di ben pubblico adonestavano la propria ambizione: nè civile modestia nè modo serbando nei dispareri loro, sì gli uni che gli altri crudelmente la vittoria adopravano.


XXXIX.


Ma dacchè Pompeo nell’Asia contro Mitridate inviavasi, alla potenza della plebe prevalsero i nobili. Impadronivansi questi delle magistrature, delle provincie, e d’ogni altro onore: securi quindi vivevansi, felici ed impavidi; spaventando essi colle condanne i Tribuni in tal guisa, che più non si ardivano sollevare contro ai patrizi la plebe. Ma, tostochè risorgea la speranza d’innovare, rinacque più fiera l’antica gara. E se nella prima battaglia Catilina fosse rimasto vincitore, o non vinto, una qualche massima strage e calamità avrebbe certamente afflitto la Repubblica: perchè ai vincitori affievoliti e spossati sarebbe stato da fresche forze ritolto con la vittoria l’impero e la libertà. Molti dei non congiurati a bella prima si aggiunsero a Catilina; tra questi Aulo Fulvio, figlio di Senatore, che fatto dal padre arrestar per la strada, venne per suo ordine ucciso. Lentulo frattanto, come ordinato aveagli Catilina, o in persona, o per emissarj, sollecitava in Roma quanti per dissolutezza e miseria atti a novità reputava: nè ai soli cittadini appigliavasi, ma ad uomini d’ogni qualunque specie, purchè utili fossero.


XL.


Fece perciò da un Publio Umbreno instigare i Legati degli Allobrogi ad associarsi a tal guerra, facile stimando il guadagnarsi que’ popoli dai pubblici e privati debiti angariati, ed inoltre, come Galli, per natura belligeri. Umbreno, che in Gallia