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256 DELLA CONDIZIONE GIURIDICA

ufficio sociale della più alta importanza, al quale ufficio esse devonsi preparare con una scelta accurata del marito, con una estesa coltura che abbraccia la religione, la storia, le lettere, l'aritmetica e la geometria, affinchè possano ben governare la famiglia, educare saviamente i figli, e farsi rispettare dai mariti. La seconda, nel mentre riconosce che la donna è principalmente destinata ad essere «sposa affezionata, buona madre, accurata massaia», appunto perciò afferma la grande importanza sociale della donna, dalla quale, benché soggetta all'uomo, questi però è preparato «tanto alla gloria quanto alla civiltà»1. E ritiene del pari che la coltura dell'animo e dell'ingegno renda la donna più atta a vivamente sentire come sposa e come madre2, ad essere utile e onorata nella società, anche se non sposa né madre3, promovendo intorno a sé l'onestà, l'amabilità, l'indulgenza, la filantropia, dando risveglio al genio e ad ogni nobile e sublime proposito4. Essa vuol quindi la donna profondamente istruita nella religione, penetrata dallo spirito dell'Evangelo5, educata all'amor patrio e a prender parte alla vita politica del paese secondo le sue attitudini e le circostanze in cui si ritrova6, nudrita di buone lettere7, e cultrice delle belle arti8.

Ma da questi scritti vi ha distanza assai più che di tempo, venendo alle mirabili opere di Caterina Franceschi Ferrucci. Sono questi senza dubbio fra i più sapienti prodotti dell'ingegno femminile italiano, non solo nel secolo nostro, ma in ogni tempo, a tal che vi sia forte ragione di dubitare che il

  1. Op. cit., p. 11, 15.
  2. Ib., p. 11, 33.
  3. Ib., p. 67.
  4. Ib., p. 75.
  5. Ib., p. 81 e seg.
  6. Ib., p. 97 e seg.
  7. Ib., p. 125 e seg.
  8. Ib., p. 152 e seg. Conchiude il suo libro col dire che «sempre più si farà rigoglioso l'incivilimento, e le scienze e le arti risplenderanno vieppiù, a misura che le donno saranno tenute in cgual pregio degli uomini sì nei rapporti sociali, che nella educazione, pur avendo riguardo alle differenze fisiche dei due sessi» (pag. 163).