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DELLE DONNE 255

vezza di lavoro»1. Afferma però in pari tempo che i più gravi errori si impadronirono della mente degli uomini circa le attitudini del sesso femminile, e quindi le più intollerabili ingiustizie commettonsi contro le donne, perchè non fu data la debita importanza alle qualità spirituali loro proprie, perchè fu negata alle donne la educazione necessaria a correggerne i difetti e accrescerne le forze2, fu confusa la forza col diritto3, e furono assunti come leggi di natura quelli che erano soltanto frutti dell'ignoranza e della secolare oppressione. Fra gli scritti meno recenti, pubblicati in Italia in questo secolo onde promuovere l'educazione delle donne, voglionsi ricordare quelli di Ferdinando Tartini Salvatici4, di Lorenzo Martini5, di Stefano Ademollo6, e quelli ancor più importanti di due egregie donne, della Folliero De Luna7 e della Buzzi Bonfichi8. La prima, profondamente penetrata della missione famigliare ed educativa della donna, combatte il pregiudizio pur troppo comune fra le donne, di considerare il matrimonio come un collocamento anziché come un

  1. Ib., p. 19.
  2. Ib., p. 26.
  3. Ib., p. 8.
  4. Sulla necessità di istruire le fanciulle, memoria di Ferdinando Tartini Salvatici (Firenze 1820).
  5. Della lettura conveniente al bel sesso, di Lorenzo Martini (Milano, Stella, 1826), operetta contenente molti buoni consigli circa la scelta dei libri e il modo di studiarli.
  6. Sopra la necessità della morale educazione delle fanciulle e sopra la speciale cooperazione delle donne al bene e alla gloria della patria, di Stefano Ademollo (Siena 1847).
  7. Mezzi onde far contribuire le donne alla pubblica felicità ed al loro individuale benessere, di Cecilia de Luna nei Folliero (Napoli 1826). La Folliero scrisse molto in versi e in prosa. Oltre alla suddetta opera essa pubblicò anche un Saggio filosofico sopra il mezzo di migliorare i giovani (Napoli 1834), e uno scrittarello intitolato: Ai dispregiatori del sesso femmineo, libero sunto poetico della lettera di Melchiorre Delfico sulla preferenza dei sessi (Napoli 1836).
  8. Vantaggi della donna istruita, opera di Francesca Buzzi Bonfichi (Torino 1841).