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DELLE DONNE 243

fu sempre rivolto il pensiero italiano nell'età moderna, fosse coltivato con maggior cura in Italia che altrove, in un secolo di così generale risveglio degli intelletti in ogni parte di Europa, ed anche desse un particolare indirizzo agli odierni studi ita-

    le bellissime Riflessioni filosofiche e politiche sul genio e carattere dei cavalieri detti serventi secondo la massima del secolo XVIII (Venezia 1783, Zatta). Non ho citato nel testo alcune pubblicazioni italiane del secolo XVIII, tradotte da lingue forestiere, benché talune di esse, avendo lo stesso carattere di quelle originali italiane accennate nel testo, concorrano pure in qualche modo a far conoscere le tendenze del pensiero scientifico italiano d'allora. Fra le altre vuolsi rammentare la traduzione dell'Honnète femme di Duboscq (Padova 1742, Seminario), Le mie idee sopra l'educazione del bel sesso, dal francese (Firenze 1785), e la traduzione dell'Ami des femmes, pubblicata dall'abate Merlini in prosa (Firenze 1761, Bonducci), e da Lorenzo Luzi in versi sciolti, assai poco felici (Lucca 1763, Rocchi). Anche questo è un aureo libro, che ha pochi pari nelle odierne scritture, ispirate dai medesimi sentimenti. Vi si consiglia l'istruzione delle donne, non meno nelle scienze che nella morale (ed. Luzi, p. 4,7), il bisogno di abituarle a serie occupazioni (ib., p. 67), si addita loro il matrimonio e la famiglia come precipuo campo d’azione, e si biasima la leggerezza invalsa fin d'allora nelle comuni sentenze intorno alla vita coniugale (ib., p. 148). Riassumesi il contegno migliore della donna nella società nelle due qualità: dolcezza e ilarità (ib., p. 127). Si fa dipendere il buon esito dei matrimoni dal saper le donne comprendere e apprezzare oltre all'amore l'amicizia (ib., p. 158). La donna è rappresentata uguale all'uomo nelle qualità intellettuali (ib., p. 184), ma superiore nell'abnegazione, nell'amore, nell'eroismo privato e disinteressato (ib., p. 188, 201). Voglionsi pure ricordare fra le opere del secolo XVIII aventi relazione colla scienza della donna, non poche biografie ed elogi di donne illustri, fra gli altri l'Elogio di Maria Gaetana Agnesi, milanese, del canonico Anton Francesco Frisi (Milano 1799, Galeazzi); la Biografia di Beatrice Parafava Cittadella, scritta dal Vallisneri e inserita nelle sue opere, vol. II (V. Ferri, op. cit.); le molte notizie biografiche femminili sparse nell'Argelati, Bibliotheca scriptorum mediolanensium (Vol. I e v. II), e nell'Arisi, Cremona literata (Parma 1702-1706, continuata a Cremona nel 1741), e nella grande opera del Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, e le pur non poche collezioni di componimenti in onor di donne, o scritti da donne, p. es., La laurea della signora M. Pellegrina Amoretti, cittadina d’Oneglia (Pavia 1777, Porro e Bianchi); Le donne illustri, canti dieci, del Pentolini (Livorno 1776); Gli atti della solenne coronazione fatta in Campidoglio della insigne poetessa D. Maria Maddalena Morelli Femandez, pistoiese, fra gli arcadi Corilla Olimpica (Parma 1779, Stamperia Reale); le Poesie di diversi autori in morte della nobile signora contessa Dondi Dell'Orologio-Borromeo (Padova 1769, Conzatti); i Componimenti poetici di gravissimi uomini dei nostri tempi in lode di bella donna (Besna 1763); i Componimenti delle più illustri