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202 DELLA CONDIZIONE GIURIDICA

dichi al bene dell'uman genere1, e «in certo modo compia l'ufficio materno verso la società intera, se non lo può verso i figli propri». Sono poi propriamente sociali uffici quelli che l'Holtzendorff vorrebbe nuovamente dischiusi alle donne, non già pubblici e politici. Quanto a questi, egli non dichiara, ma fa intravedere una ben diversa opinione, perchè mentre da una parte egli afferma che la partecipazione delle donne alla vita politica non muterebbe gran fatto la meccanica dei partiti, d'altra parte egli afferma altresì che quella partecipazione può facilmente venire accordata soltanto da chi ammetta in ogni individuo un corrispondente diritto naturale, anziché nella società il diritto di affidare il governo di se stessa ai più idonei fra i cittadini2. Ed anche le sue proposte circa le nuove industrie femminili non dimentica mai l'autore aver reputate necessarie in vista delle imperfezioni della società odierna, anzi che di una ideale perfezione dell'essere femminile, epperò egli conchiude il suo bellissimo lavoro raccomandando sopra ogni allra cosa la riforma della femminile educazione. Egli fa voti che, abbandonato affatto il vecchio costume di riporre la perfezione dell’educazione delle fanciulle nella squisitezza delle maniere, e nei così detti pregi di conversazione e di società, si miri piuttosto a svolgere in loro le virtù domestiche e un giusto sentimento di indipendenza e di responsabilità, procacciando loro in pari tempo una elevata cultura che le renda idonee a comprendere e caldeggiare i più elevati interessi del genere umano3. Rovinosa davvero, esclama, è la volgare opinione che una più elevala cultura dell'ingegno nuoca alla soavità ed alla gentilezza dell’animo femminile4.

L’operetta dello Stein, in torma di discorso recitato a Vienna in una riunione di studenti, è un vero gioiello, dei meno

  1. Ib., p. 41.
  2. Ib., p. 16-17.
  3. Ib., p. 33-35.
  4. Ib., p. 36.