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DELLE DONNE | 139 |
si collegano, ma ad altre professioni ancora, nelle quali l'osservazione e il colpo d'occhio sono di precipuo sussidio, come per es. alla medicina, specialmente donnesca e infantile1.
La signora Daubié ha scritto un grosso volume intitolato: La donna povera nel secolo decimonono2, giustamente premiato dall'Accademia di Lione. Le svariate proposte dell'autrice, sempre moderate e ragionevoli, sono il frutto di attente e lunghe meditazioni, che assegnano al libro suddetto uno dei posti più onorevoli nella moderna letteratura del diritto femminile. Eccone brevemente i sommi capi.
L'autrice è profondamente colpita dalla corruttela che domina nella società odierna, e di cui le donne sono in pari tempo lo strumento principale e le vittime, così nelle basse come nelle alte sfere. La seduzione in vastissima scala delle figlie del popolo, la prostituzione palese e clandestina, il demi-monde diventato in qualche grande capitale un nuovo e influentissimo ceto femminile, il cui esempio contagioso non è senza frutti anche nelle classi migliori3, la stolta e criminosa crociata dei romanzieri e dei drammaturghi contro il matrimonio4, i sempre crescenti scandali della vita coniugale5, tali sono i grandi mali dei tempi nostri, di cui ella è impensierita, ed a cui ella a buon diritto invoca pronti ed efficaci rimedi onde arrestare la decadenza della società presente, e specialmente della società francese, così nel morale, come nell'intellettuale, ed anche nel fisico. Anch’essa è profon-
- ↑ È curioso fra gli altri questo passo dell'autrice: je viens donc dire à MM. les docteurs: si vous laissiez revenir les remèdes de bonne femme, qui sont les proverbes de l'instinct médical, et par conséquent la sagesse de la médecìne, peutetre reverrions noas des géants à la place de tous ces petits hommes, que le gonvernement ne peut enròler que dans les voltijeurs... (p. 180).
- ↑ Daubié (Mlle J. V.), La femme pauvre aux dixneuviène siècle, Paris 1866.
- ↑ Ib., p. 24.
- ↑ Ib., p. 14.
- ↑ Ib., p. 374.