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138 DELLA CONDIZIONE GIURDICIA

la donna d'altri tempi1, si diparte dalla premessa, per verità troppo ristretta, che la missione della donna è di studiare e di conoscere l'uomo, e di completarlo2, e che le attitudini intellettuali delle donne sono tutte collegate collo spirito di osservazione di cui le donne sono assai più dotate dell'uomo, di guisa che esse sono a suo avviso piuttosto chiamate all'arte che alla scienza3. Essa è quindi ben lontana dal rappresentare, alle donne come ideale della loro vita il potere, non che rivaleggiare in nulla coll'uomo, neppure proporsi scopi sociali loro propri, e istituire la loro vita in forma di egoistico isolamento. Lavorare accanto all'uomo, conferire nella famiglia un tesoro di virtù non solo, ma di abilità tecniche e professionali, che senza distrarle dai famigliari doveri, le rendano ancor più utili, e più rispettabili ai mariti; tale è per la signora Cavè lo scopo precipuo e il criterio regolatore delle riforme della condizione sociale delle donne. A tal fine essa si venne adoperando, sia nel libro suaccennato sia nella direzione della scuola professionale femminile di Nôtre Dame des arts, a promuovere nel sesso femminile lo studio delle arti, e specialmente delle arti del disegno, applicate a molteplici rami della industria, e per questi titoli va certamente annoverata fra le donne francesi più benemerite del loro sesso e del sociale miglioramento. La coltura professionale delle donne è per Me Cavé una delle parole d'ordine della riforma sociale odierna; come quelle che scemando la dipendenza delle donne povere dal sesso maschile più colto e più ricco, toglierà in gran parte il fomite alla corruttela4. Nè alle sole arti del disegno vorrebbe l'egregia donna educate le donne, ed alle professioni molteplici che vi

  1. La femme aujourd'hui, la femme autrefois, par Me Marie Elisabeth Cavè, Paris, Plon, 1863.
  2. Ib., p. 110, 114, 115.
  3. Ib., 153, 65, 69, 133.
  4. Ib., p. 87.