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narlo senza alterarne le forme. Rigetta leggi disusate, leggi non più seguite per una specie di tacito consenso fra il legislatore ed i giudici, ma che posson riprendere la loro attività in certe circostanze e che stanno come spade sospese sulla testa dei cittadini. Prescrive una viva comunicazione fra i giudici ed il supremo capo della giustizia sullo stato dei tribunali, ove si avvertono, come si vedessero, i buoni od i cattivi effetti della legge, l’aumentare o il diminuire dei delitti. Ogni parte dell’amministrazione è nel suo sistema sottoposta ad una circostanziata statistica, che somministra i più sicuri dati alla direzione dei legislatori.

Può vedersi nel trattato dei Sofismi politici come Bentham combatta quello che vuol soggiogar la posterità e rendere i viventi schiavi dei morti. Dimostra che le leggi sono fatte con una veduta di perpetuità, ma che non convien mai dichiararle perpetue.

Considerando direttamente l’obiezione, perchè avesse qualche forza, bisognerebbe provare che le leggi sono un caso di speciale eccezione, mentre tutte le arti van debitrici dei loro progressi alla propalazione di tutti i loro sistemi, alla libera discussione di tutti i loro principj. Ma la legislazione non va soggetta a differenti regole, ed il maggiore ostacolo al perfezionamento delle leggi fin ora è stata la misteriosa lor concentrazione in un piccol numero di giurecensulti avidi d’esclusivamente disporne.

fine