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studiosi della medesima città in tre mattine di ciascuna settimana dell’anno, cioè nel lunedì, mercoledì e venerdì, per lo spazio di ore tre in ogni mattina, col nome di Biblioteca Lazzeriniana; deputando e pregando il reverendissimo Capitolo della Cattedrale di Prato di sorvegliare al pieno adempimento e direzione di questa mia disposizione: mentre in caso di rinunzia, ed inadempimento di tal mia disposizione, intendo e voglio, che sia surrogata alla ridetta città di Prato, quella di Pistoia, con le medesime sopraccennate condizioni.

Le spese però di tassa di successione, e quelle di trasporto di detta mia Biblioteca, ossia Libreria, in Prato, ed in caso di renunzia di questa città in Pistoia, intendo che siano tutte a carico e spese di una delle summentovate città, che si caricherà e porterà ad effetto tal mia volontà alla predetta mia Libreria relativa, non potendo io addossarne il peso alla mia Eredità. In qualche compenso di tali spese lascio tutte le copie di tutte le mie Opere pubblicate colle stampe, ed ingiungo l’obbligo alla detta città di Prato, o alla città di Pistoia, quante volte la prima non accettasse, di porre una lapide nella Libreria in memoria di questo mio legato.

Perchè poi con maggior accuratezza ed impegno possa portarsi ad esecuzione tal mia disposizione, e dare un compenso ad una delle due città che accetterà questo Legato della suddetta mia Libreria, lascio a favore della Biblioteca che sarà formata, ed eseguirà le mie sopra espresse intenzioni, lascio il primo piano e la bottega a me appartenente della