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atto primo 321


Cricca. O povero padrone, per parecchi giorni non avrai pedochi in testa, ché tutti saranno pesti o fuggiti per la paura!

Pandolfo. Dubito che il mio cervello non sia balzato un miglio fuor della testa.

Cricca. Ancorché paia cosí a te, spero che non sia nulla se il medesimo intervenne a me.

Pandolfo. Oimè! che non mi assicuro d’alzarmi.

Cricca. Alzatevi, ché vi ha difeso la celata fatta a ponti di stelle.

Pandolfo. Parmi che non abbia male, o salamonissimo arcidottore. Li suoi pronostichi mi hanno tanto inanimito che m’assicuro d’ogni cosa che mi promette.

Cricca. Andiamo.