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100 | la cintia |
sua morte; essendo anch’io bambina, passò di questa vita, restando io sola miserabil reliquia di tanti affanni. Or sia detto assai della mia madre, del mio nascimento, e torniamo a’ casi miei. ...
Mitieto. Gran meraviglie son quelle che mi raccontate.
Cintia. Maggiori ne udirai. — ... Venuta ch’io fui all’etá convenevole, Arreotimo mi mandò alla scuola con Erasto, figlio di Sinesio, acciò, per essere amendue d’una istessa etá, l’emolazione avesse me spronato agli studi. Apparai lettere, e le mani nate alla conocchia e all’aco rivolsi a maneggiar cavalli e armi e tutte quelle arti che rendono illustre un cavaliero, non lasciandomi superar da Erasto, anzi lasciandomelo dietro di gran lunga. Lodava molto mio padre quest’amicizia, veggendolo ornato di tante lettere e di tante buone creanze, anzi non voleva ch’io trattassi con altro che con Erasto; onde nacque tra noi una amicizia strettissima, trattandosi fra noi di risoluzioni onorate, di desidèri di belle imprese e d’esser compagni a gran fatti. ...
Mitieto. E in un petto di donna potea capir animo sí valoroso?
Cintia. Ascolta, di grazia.
Mitieto. Che ascolti io? e chi sarebbe quello che cosí bella storia non ascoltasse un giorno intiero? Non ascoltai mai cosa in mia vita che piú mi dilettasse.
Cintia. ... A me cominciarono a piacere i suoi modi come quelli che di tanta grazia erano pieni ch’io gli stimava l’istessa grazia, e mi s’imprimevano sí fattamente nel core che mi pareva che ivi fussero visibilmente scolpiti. E cominciai ad amarlo senza che sapessi che cosa fusse amore: e semplice e inesperta a guisa di farfalla correva al dolce lume de’ suoi begli occhi e ivi rimaneva preda della sua bellezza, sentendomi brusciar la mente e l’anima come arido legno e provando una passione non mai piú sentita. Allora opposi gli occhi della mente a quelli del corpo, ma restaron subito occecati; e la mia continenza fu vinta dalla passione, né fu mai possibile che si scancellasse quell’amorosa imagine che nel cuor s’era scolpita. Al fin, vedendo che con longa e ostinata resistenza non facea nulla, mi lasciai tutta brusciar di quel foco ardentissimo. ...