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80 la sorella

faccia. Ella è cosí meco sdegnata, che non sia per rappacificarsi piú giamai. Almen incontrasse la balia, che m’informasse da lei, che ingiuria è quella che dice aver da me ricevuta. Ma eccola che vien. — Balia, tu sia la ben trovata.

SCENA IX.

Balia, Erotico.

Balia. Io non vo’ dirti il mal trovato. Ma mi meraviglio come non ti vergogni di comparirmi dinanzi.

Erotico. A me questo?

Balia. A te questo.

Erotico. E dici da vero?

Balia. E ti par che in un tale accidente non si parli da vero?

Erotico. Tutte due se sono accordate contro me. Ed è possibile che non possa conoscere donde proceda questo sdegno? che non apro la bocca per dimandare, che mi saltano adosso infuriate, che non mi lasciano dir le mie ragioni?

Balia. Pensava che i piaceri, che ti fussero stati fatti, ti avessero posto in obligo da non sciortene giamai; ma tutto è stato fatto al vento, malvaggio, ingrataccio, che tu sei.

Erotico. È possibile che le donne abbino a pigliar tutte le cose per la punta, né vogliono ascoltar cosa, se non quelle che si confanno alla natura loro?

Balia. Cosa da gentiluomo! dopo cavate le voglie, van le povere donne per le lingue del volgo e per le bocche degli uominacci, e raccontate per essempio d’infelici.

Erotico. Ascoltami due parole, per amor de Dio.

Balia. Non bisognan piú belle parole né lacrime, instrumenti da ingannar le povere donnecciuole. L’amore è converso in odio, e il piangere accresce lo sdegno.

Erotico. Ed è possibile che non vogli lasciar l’ira per un poco e ascoltar le mie ragioni?

Balia. M’incolerisco di sorte, che se mai mi dispiacque d’esser donna, mi dispiace ora; ché si fussi uomo come te, ti