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302 | la fantesca |
la gioia che adesso ho che lo riveggo. Gerasto, padron caro, costui è padre di chi sta in casa vostra.
Gerasto. Talché ugualmente e dal padre e dal figliuolo son stato assassinato?
Panurgo. E può esser che io sia stato ruffiano a mio figlio?
Apollione. Gerasto caro, sappiansi l’ingiurie che stimate aver ricevute da noi, accioché possiamo far le debite sodisfazioni.
Panurgo. L’ingiuria che l’ho fatta, è questa: che per far serviggio a mio figlio, allor mio padrone, prestatomi il nome di Narticoforo romano, che è questo gentiluomo, entrai in casa sua; e poi prestatomi il nome suo, mi feci conoscere a questo per Gerasto e lo scacciai dalla casa che non era mia. Che grande ingiuria è questa, ch’io ne meriti tanto castigo? Si prestano ogni giorno vesti, vasi d’argento ed altre cose che pur si logorano; né per questo se ne ha molto obligo a chi le presta. Per avermi io servito di vostri nomi per due ore, e or ve li restituisco sani e salvi e senza mancamento alcuno, dite che gran premio ne volete, ché son per pagarlo. Vi vo’ prestare il mio nome di Carisio per un anno, per quattro e dieci, e non ne vo’ cosa alcuna né che me ne abbiate pur un minimo obligo.
Narticoforo. Certo che sète uomo frugi e di molta comitate: d’oggi innanzi vi vo’ per ero e per amico.
Apollione. Vengasi di grazia all’altra ingiuria che avete ricevuta.
Gerasto. L’altra è questa: che vostro nipote, vestito da fantesca, è stato in casa mia; e mia moglie per gelosia di me, pensandosi che fusse femina, l’ha fatta dormir sempre in camera con mia figlia. Oggi è scoverta l’alchimia, l’ho prigione, mi son consigliato con gli amici e parenti se lo debba uccidere o consignarlo in man della giustizia.
Apollione. Sia benedetto Iddio che ci ha fatto giungere a tempo di remediarci! Orsú, Gerasto caro, l’indegno atto e l’offesa che ha usata contro te, n’è stato cagione amore; ché ben sapete che amore e ragione mai potero apparentare insieme, e la legge d’amore è romper tutte le leggi e non servar legge ad alcuno. Poiché amor l’ha ridotto a questo termine, vagliaci