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140 la carbonaria

a pieno. Né pensava altamente che ogni vostro atto pungessi e che ogni vostra parola attossicasse, né che voi portaste la morte nascosta negli occhi; onde senza accorgersene ponto trovò che le spine velocissime erano discese al petto e il veleno nel core, e che non era piú vivo: cosí vi parlò con gli occhi chiedendo pietá, e voi accorgendovi di ciò con un picciol riso gradiste la sua affezione. Vi seguí fin a casa, e nel dispartirsi, nel vostro bel viso restò lo spirito e l’anima sua impressa, e se ne portò la vostra imagine scolpita nel core. Cosí seguendo ad amarvi, come voi v’accorgeste che dagli occhi vostri come da due stelle era girata la vita sua e dalla vostra anima dependeva la sua, non prendendo solazzo delle sue pene e afflizioni, come sogliono alcune vilissime feminelle, ma come vera gentildonna — or rallegrandolo con speranze, or rammorbidendolo con le promesse, or fingendo non accorgervi delle sue pene, or dilatando le promesse, — l’avete trattenuto vivo sin adesso. Onde egli conoscendo che in voi come in proprio albergo albergavano bellezza, onestá, bontá e ogni lodevole costume, vi fe’ libero dono dell’anima e della sua vita. ...

Melitea. Veramente che tutto è vero quanto hai detto.

Pirino. ... Dopo molti giorni, voi dandogli commoditá di parlarvi, vi baciò e baciandovi sentí tanta dolcezza che l’istessa bocca che vi baciò or non lo sapria ridire, e restariano molto a dietro le parole al vero. Gli parve che con quel bacio vi baciasse l’anima stessa; e steste tanto stretti insieme che parea che di duo corpi ne fusse fatto un solo; finalmente, vinto da tanta dolcezza, vi restò tramortito fra le braccia, e voi ne piangeste per dolcezza. ...

Melitea. Confesso tutto esser vero; né altri che egli proprio saprebbe ridirlo.

Pirino. ... Vo’ dir piú innanzi... .

Melitea. Non piú, basta. Ben vi giuro che se abbiam avuto libertá, non passò cosa fra noi che onestissima non sia stata; anzi non mi condussi con lui mai a solo a solo, se prima con giuramento non m’assicurava di poter star con lui come sorella.