Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/75


LIBRO SECONDO 59

Caio Sabino, esposte avendo Ateio Capitone le leggi de’ giuochi, ed i quindici diputati alla custodia degli oracoli Sibillini rinvenuto il tempo in cui sacrificare dovessi e dare gli spettacoli. Dopo Augusto, Claudio celebrò i giuochi senza verun riguardo allo stabilito numero degli anni. Domiziano poi, nulla curante Claudio, numerato il giro degli anni trascorsi dai giuochi di Augusto, sembrò volesse conservare la legge da principio stabilita. Severo in seguito, passati di già anni cendieci1, co’ figli Antonino e Geta li rimise novamente sotto i consoli Chitone e Libone.



    bia il posto di Petilio, sotto il consolato del quale, come vedremo in seguito, celebrati furono i secondi giuochi. T. L.
    Consoli essendo, giusta Dione, C. Fornio e C. Giunio Silano, l’anno di Roma settecentrentasette, poichè ai consolali di Censorino o Sabino viene assegnalo l’anno settecenquindici. Con queste annotazioni, che il Silburgio più diffusamente raccolse dai Fasti Panviniani, abbiamo in compendio tutto l’occorrente per intendere Zosimo, e soddisfare al nostro proponimento.

  1. Acciocchè il lettore abbia presente lo scritto da varj autori intorno ai giuochi secolari poniamo qui l’ordine tenuto dai Fasti Panviniani, ne’ quali i primi giuochi rapportaci all’anno dugennovantotto, consoli essendo M. Valerio Massimo Lattucino e Sp. Virgilio Tricosto Celimontano. I secondi all’anno quattrocentotto, sotto i consoli M. V. Corvo II. e C. Petelio Libone Visolo. I terzi all’anno cinquecendiciotto sotto i consoli P. Cornelio Lentulo Caudino e C. Lic. Varo; i quarti all’anno seicenventotto, consoli Emiliano Lepido e Lucio Aurelio Oreste; i quinti sotto l’impero d’Augusto, consoli Lucio Censorino e Manio Manilio.