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48 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA,

guire pubblicamente le sue risoluzioni per tema di qualche tumulto, ma scelto un numero di soldati e commessane la impresa alla fede loro, invita a banchettar seco i promotori della carneficina. Convenutivi speranzosi di partecipare la imperiale mensa, Probo, ritiratosi nella parte superiore del palazzo, donde veder potea ogni cosa, fe’ segno d’operare ai trascelti militi, e questi assalendo gli inermi recano a tutti morte, ad eccezione soltanto d’uno, il quale poscia caduto nelle sue mani, come autore della scelleraggine, soggiacque al supplizio del fuoco.

Dopo queste faccende, Saturnino, di schiatta Mauritano1 e famigliarissimo di Probo, il perchè stata eragli confidata l’amministrazione della Siria, mancógli di lealtà col volgersi a pensieri di ribellione. L’imperatore stabilito avendo reprimerne i conati, fu prevenuto dalle orientali truppe, le quali spensero con Saturnino stesso la congiura.

Acquetò eziandio altra sedizione, suscitatasi nella Britannia, per colpa di Vittorino traente origine dalla Mauritania, alla cui esortazione dichiarato avea reggente dell’isola il ribelle; mercè di che addimandato Vittorino stesso e ripresolo del consiglio da lui ricevuto, lo diputa ad emendare quel mancamento. Questi recatosi nella Britannia con sagace tratto uccide il sedizioso.

  1. Originario delle Gallie lo fa Vopisco, dichiarandone gli abitatori la più iniqua gente che dir si possa, ed avida sempre o di eleggere il principe, o d’imperare.