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corretto. Ma se anche tale esso non fosse, siccome è veramente, e qual uopo di critiche discussioni aver poteva una parafrasi, nella quale i pensieri stessi che sembrano volersi conservare, vestono forma e sembianza diversa da quella che aveano sortito dalla penna del loro autore, e dove continue sono le sostituzioni, le riforme, i troncamenti d’interi periodi, sia perchè il Greco mal potè prevedere quale sarebbe stato il gusto in letteratura della moderna Francia, sia perchè in Giuliano favella tal volta l’apostata, sia infine perchè alla novella come all’antica Antiochia, pule d’irco la barba di un allievo di Diogene? Più rispettivo nei Cesari, perchè a levare una pietra da quell’edifizio tutto -a crollare verrebbe, e più fortunato, perchè altri gli lastricò il sentiero, sebbene assai sovente sfreni ivi pure il cavallo, tuttavia, fattosi guida lo Spanemio, contentasi di tradurre in prosa migliore la milenza e diffusa del critico alemanno.

Non ignoriamo che alzarsi a censori di chi nello stadio ti ha preceduto, è soddisfare quantunque a consueto, pure a scortese non solo, ma ad imprudente costume. Sennonchè quale altra lodevole meta possono in cotali studj i nostri sfòrzi proporsi, tranne quella di avanzare d’un passo chi teco ed a tuoi fianchi corre lo stesso arringo? e così essendo, poichè t’è mestieri far di ciò altri avvertiti, in qual guisa causerai la necessità d’acceunare dove quegli s’arrestò, e dove tu aggiungere con l’animo intendi? Non però chi conosce, o conoscer pensa le sirti dove uno naufragò, ha per questo la sulficienza e la fortuna di evitarle egli stesso. Qual