Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
LIBRO QUARTO | 207 |
in considerazione della sublime dignità, gli stessi loro monarchi; Numa Pompilio fu il primo a possederne la onoranza, che passò, lui morto, a tutti i regi successori, de’ quali terminata la serie pervenne eziandio ad Ottaviano ed agli altri che di seguito inalzati furono al Romano trono. Laonde non a pena elettosi il nuovo imperatore e’ ricevea dai pontefici la sacerdotale veste ed il titolo di pontefice massimo. Nè forse andremmo errati dicendo che tutti que’ principi accettarono con piacere sommo il religioso primato e si valsero dell’unitovi nome. Costantino pur egli, sebbene deviasse in materia di culto dalla retta via coll’abbracciare la fede cristiana, all’ascendere l’imperial soglio ne fu decorato, e di parità quanti per ordine gli succedettero nel supremo comando seguironne l’esempio infino a Valentìniano e Valente. Il solo Graziano all’essergli offerta dai pontefici, giusta la consuetudine, la sacerdotale veste non volle saperne, disdicevole reputando a un cristiano il farne uso; rendutala pertanto ai flamini è voce che il regolatore di quel collegio proferisse: Se il principe disdegna appellarsi pontefice, corso assai breve tempo addiverrà pontefice massimo1.
- ↑ Queste parole, secondo il Silburgio, hanno doppio signi-
ponte Sublicio nomansi pontefici, e gioiscono somma autorità. Dionigi d’Alicarnasso, lib. II. Imperciocchè questo ponte essendo tutto di legno, nè insiem commesso da bronzo o ferro, estimato era sacro, e però andandone a male qualche parte, a ripararla dovessi prima uccidere una vittima e compiere il sacrificio. Alex. ab Alex. genial. dierum, lib. II, cap. 8.