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204 | ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA |
alla difesa della riva dell’Istro, liberarono per molti anni l’impero dalle nemiche scorrerie.
In pari tempo nuovi prosperi eventi allegrarono la vita di Teodosio, pervenuto essendo a respignere gli Sciti ed i Carpodachi uniti agli Unni, e vinti in battaglia costrinseli a tragittare l’Istro e retrocedere alle primitive stanze. Il perchè videsi tornato il coraggio alle truppe, mostrandosi quasi dimentiche de’ sinistri per l’addietro sofferti; e renduto franco da ogni pericolo agli agricoltori l’esercizio delle campestri fatiche, e’ poterono senza tema condurre al pascolo i giumenti ed il gregge; laonde si parve che Teodosio in tal modo riparasse alle precedenti sciagure. Oedoteo poscia eletto a duce delle pedestri milizie della Tracia raccolto avendo grossissimo esercito non solo infra gli abitatori dell’Istro, ma eziandio presso rimoti e sconosciuti popoli, giunto eravi, e trapassato il fiume colle pedestri milizie e con barche fiumali apportovvi tanta strage che le stesse acque soprabbondarono di cadaveri; nè si agevolmente poteronsi numerare quelli sopra il terreno.
Intanto che di questo passo correano gli affari della Tracia, avvenimenti non mediocri nè di facile soluzione circondavano Graziano, il quale porgendo orecchio a coloro che nelle reggie pervertir sogliono i costumi de’ monarchi, diede ricetto ad alcuni fuggitivi Alani e posti infra le proprie schiere ed onorati di sontuosi doni, reputavali meritevoli di fidar loro le più gravi cure senza riguardo veruno agli altri suoi duci1.
- ↑ Tanta era la prelazione da lui accordata ai militi