Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/138

120 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

a combatterli, temendo porgere al cesare giusto motivo di assalirne le terre, e fabbricate molte navi e sopravi tragittati dal Reno nel paese de' Franchi, si diressero a molestare le Romane frontiere; apportati colle navi a Batavia, fatta isola dal bipartito Reno e maggiore d'ogni altra prodotta da fiumi, cacciaronne i Salii partitisi dal tenere de' Franchi, e dalle proprie sedi ributtati in quest'isola, che da prima interamente ligia ai Romani posseduta era a que' giorni dai Salii. Giuliano, uditone, camminò ad assalire i Quadi, ordinando in prima all'esercito di combatterli fieramente, e di non uccidere uom de' Salii, nè impedirli dal transito nel Romano suolo, poichè non entrerebbonvi come nemici, ma di forza spinti dai Quadi.

I Salii, osservata cotanta umanità nel cesare, calcavan, altri col proprio re la Romana terra, ed altri arresta vansi fuggitivi ai confini di essa; ma tutti supplichevoli fidavano di per sè stessi nelle sue mani lor vite e beni.

Giuliano mirando ora i barbari non più audaci e presti ad impugnare le armi, datisi in cambio alle occulte scorrerie ed ai ladroneggi con grave scapito della regione, stavasi nella incertezza sulla scelta d'un provvedimento, quando alla fine risolvè con giudizioso stratagemma vendicarsi delle arti loro. Aveavi taluno di vastissimo corpo senza pari, ed alle sue grandi membra un virile animo corrispondea. In costui, di nazione barbaro ed avvezzo colla sua gente alle ruberie, destossi il pensiero di passare dalla sua terra natale ai Celti sudditi dell'impero. Fatto pertanto qualche soggiorno