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118 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

tuttavia richiamati, ed i barbari, pensando che indicate venissergli per qualche segno divino eziandio le più occulte ed ignote cose dannogli parola, accompagnata da giuramento eseguito di conformità ai patrj riti, che renderebbono dal primo all’ultimo tutti i rimasti in vita.

Dopo di che fu da loro consegnata tanta copia di mancipj, quanta conghietturare poteasi tolta dalle quaranta città di forza occupate. Giuliano allora stettesi un momento pensieroso intorno alla maniera di ricettarli, essendo le città dalle fondamenta distrutte, restato il suolo assai tempo incolto, ed i tornati dalla schiavitù bisognevoli di non poca vittuaglia, che in vano addimandata sarebbesi alle prossimane genti, oppresse pur elleno dalle barbariche ruberie, nè provvedute di abbondante annona. Non sapendo pertanto come riparare alle costoro bisogne, prende il partito seguente: Agli estremi confini della Germania, là dove hanno sede alcune Galliche popolazioni, il Reno depone le sue acque nell’Atlantico, e da quel littorale havvi non più di novanta stadj lontana l’isola de’ Britanni. Raccolto dunque il legname dalle selve in vicinanza del fiume costruì ottocento navi maggiori delle barche, e mandatele nella Britannia ordina ai piloti di retrocedere portandole cariche di frumento; con tale naviglio da fiume rinvenuto avendo mezzo adatto a trasferirlo di qua dal Reno. Il qual tragitto più volte ripetuto, breve essendo la navigazione, fornì abbondevolmente di grano i ripatriati onde farne con parte seminagione, e col resto la propria vita sostentare infino alla maturanza