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86 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

perfetta, e condottosi a Bizanzio, maravigliandone la posizione, risolvè ampliarla grandemente e renderla sede non immeritevole d’un monarca. La città sorge in colle sopra la parte dell’istmo formato dal cosiddetto Cera o Corno, e dalla Propontide; altre volte aveavi colà una porta, ove appunto finiscono i portici eretti dall’imperator Severo, dopo calmato il suo sdegno contro de’ Bizantini per avere ospitato Nigro suo nemico. Dalla banda occidentale lungo la china del colle eravi un muro che terminava al Tempio di Venere ed al mare dirimpetto a Crisopoli. Altro muro a simile dall’Aquilonare colle in iscesa toccava il porto, nomato Darsena, e il mare che in linea retta bagnane l’entrata e donde mettesi alla vela per l’Eussino Ponto, la quale area di terreno, certamente augusta sino al Ponto, agguaglia forse in lungo stadj trecento1; non maggiore da prima era la grandezza della città. Ma Costantino laddove un tempo esisteva la porta fattovi un rotondo foro2 con portici all’intorno, vi costruì due amplissimi archi di marmo Preconesio, l’uno di prospetto all’altro, e conducenti così ai portici di Severo come fuori della pristina città. Nè pago ancora della estensione datale attorniolla di nuovo muro lontano dal vecchio oltre quindici stadj, racchiudendo con


  1. Qui si rammenta la descrizione fattane da Dione in Severo, ove, oltre la posizione della città, leggonsi molte notizie meriteroli di considerazione.
  2. Zonara noma il foro Πλακωτὸν, lastricato avendo il suolo di pietre.